Dal teatro impegnato alle serie tv: una personalità vulcanica che ha saputo incarnare i mille volti della sua isola d’origine, la Sicilia
Il pubblico italiano lo conosce oramai come il siciliano per eccellenza e, del resto, dalla sua terra d’origine Claudio Gioè ha ereditato i mille volti. Con la sua personalità vulcanica, ha messo in scena la Sicilia criminale (in fiction come ‘Il capo dei capi’ dove ha interpretato Totò Riina) e quella onesta e battagliera (dall’amico di Peppino Impastato nel film ‘I cento passi’, al sostituto procuratore Antonio Ingroia nella serie ‘Borsellino’), senza rinunciare a ruoli staccati dalla storia e dai cliché isolani (uno su tutti il protagonista de ‘Il tredicesimo apostolo’). Dopo alcune puntate nel mondo della commedia, in autunno è tornato a tuffarsi nelle dinamiche della lotta alla mafia ed alla criminalità in un contesto lontano dalla propria terra d’origine. Nella serie ‘Il sistema’ ha interpretato infatti un maggiore della Guardia di Finanza, Alessandro Luce, che indaga nel complesso mondo malavitoso della capitale.