Chi è Elizabeth Debicki in I guardiani della galassia 2

Al fianco degli eroi galattici del secondo capitolo de I guardiani della galassia ci sarà anche Ayesha: la "sacerdotessa dorata" che avrà il volto di Elizabeth Debicki.

Mancano ancora sei mesi all'uscita dell'attesissimo sequel de "I guardiani della galassia" (campione di incassi nel 2014), ma i fan non mancano di raccogliere nuove informazioni sul secondo capitolo degli eroi cosmici made in Marvel. Accanto ai Guardiani originali, infatti, compariranno protagonisti inediti; tra questi troviamo Ayesha, interpretata dalla ventiseienne australiana Elizabeth Debicki. La Debicki è nota al pubblico soprattutto per la sua interpretazione dell'algida Jordan Baker nella versione di Baz Luhrmann de "Il Grande Gatsby".

Ayesha, altrimenti nota nell'universo Marvel come Kismet o, semplicemente, Her, è il risultato di un esperimento portato a termine nella Cittadella della Scienza con lo scopo di dare vita a un essere dotato di superpoteri e assoggettato al volere dell'Enclave. Nell'immaginario marveliano Ayesha è una donna giunonica, dai capelli e dalla pelle dorati e un corpo statuario. Una bella sfida, quindi, per Elizabeth Debicki, dotata di una bellezza altera e misteriosa. In un post pubblicato su Facebook, il regista ha definito Ayesha come "the golden High Priestess of a genetically-perfect people called the Sovereign. She’s not a woman to be screwed with – she, and her entire world, are extraordinarily deadly.

"Una super-donna coraggiosa e volitiva, quindi, appartenente a un consorzio artificiale geneticamente perfetto che è meglio non provocare. Così l'attrice ha, invece, commentato il suo personaggio, motivando anche la decisione di aver accettato il ruolo: "la cosa meravigliosa di James e della scrittura del film è che ogni personaggio ha un arco davvero importante, e questo è il motivo per cui ho voluto davvero interpretarlo, perché lei finisce in un posto molto diverso da quello in cui la vediamo la prima volta. Cambia molto. Il modo in cui appare cambia molto, ma non voglio anticipare troppo."

Aspetteremo.