Chi è Ellen Barkin in “Animal Kingdom”

La splendida Ellen Barkin non ha paura di entrare nei perturbanti panni di Janine “Smurf” nella serie tv “Animal Kingdom”, di cui è in preparazione la seconda stagione

Non è una con il pelo sullo stomaco, Ellen Barkin. Al cinema ha interpretato ruoli scomodi e persino scandalosi, come quello del seduttore imprigionato in un corpo femminile di “Nei panni di una bionda” (1991) di Blake Edwards. E non si smentisce neanche a 62 anni suonati, accettando di entrare nei panni di una dark lady da manuale, la Janine “Smurf” della serie televisiva “Animal Kingdom” (2016). Tratto dal film australiano di David Michod, il serial ideato da Jonathan Lisco racconta le vicende del giovane J Cody (Finn Cole), che, dopo la morte della madre per overdose, si trasferisce in California del Sud per andare a vivere con la zia Janine e i figli di lei, suoi cugini (Scott Speedman e Shawn Hatosy). Ma non si tratta di una sistemazione rassicurante, perché la famigliola è dedita a furti e varie attività criminali, capeggiate proprio dalla sensuale matriarca. Janine “Smurf” è un personaggio potente: donna attraente e sensuale, non esita a sedurre e tradire gli uomini che incrociano il suo cammino per aiutare i figli e scoprirli nelle loro scorrerie. Figli nei confronti dei quali nutre un sentimento che forse non è soltanto materno… Nel film australiano la turbolenta boss in gonnella dei Cody era l’attrice Jackie Weaver – meno bionda e appariscente di Barkin – che per la sua interpretazione meritò una candidatura all’Oscar.

La newyorkese Ellen Barkin non ha avuto paura di affrontare questo ruolo, nel quale si è immersa con spirito femminista poiché Smurf domina palesemente su tutti i personaggi maschili della serie. Non solo: nella prima stagione della serie di “Animal Kingdom”(2016) (a cui ne seguiranno altre, già in preparazione la seconda) Jonathan Lisco punta soprattutto su di lei, raccontando il passato di Janine. Come è diventata la donna spietata che gestisce gli affari illeciti dei Cody? Forse può spiegarlo il malsano rapporto con la madre, che da bambina le ha insegnato che degli uomini non c’è davvero bisogno e con loro il sesso è un’arma da usare senza scrupoli. Da adulta Smurf ha capito bene la lezione e gli unici maschi che guarda con concupiscenza sono gli adorati figli, spiati dalla mamma mentre fanno il bagno nudi in piscina sotto la luce della luna in una scena del serial che è già cult.