Uscita da un quadro di Modigliani o figura danzante della scena del ballo nel "Gattopardo", l'attrice sorprende anche con uno sguardo
Giselda Mazzantini, in arte Volodi, nasce a Tangeri il 28 settembre 1959, ma è di origini italo-irlandesi. Studia recitazione, diplomandosi nel 1991 allo Studio Fersen. Lo stesso anno debutta nel film “Hudson Hawk - Il mago del furto” (1991) di Michael Lehmann con Bruce Willis, Danny Aiello, Andie MacDowell, James Corbun, Sandra Bernhard e David Caruso. Dal 1992 al 1998 si dedica al teatro. Seppur diretta dai più grandi registi contemporanei e affiancando attori premi Oscar, Giselda Volodi ha sempre interpretato ruoli di secondo piano, ma molto distintivi grazie alla sua personalità. Tra i film in cui compare si citano “Ocean’s Twelve” del 2004 con Brad Pitt e Julia Roberts, “La terra del ritorno” (2004) con Sophia loren e Kris Kristofferson, la fiction “De Gasperi – l’uomo della Speranza” (2005) per la regia di Liliana Cavani e “I Viceré” (2007) di Roberto Faenza. Molti registi sono stati in grado di esaltare il suo caratteristico aspetto da dama ottocentesca: collo lungo, volto imbronciato e annoiato, fisico asciutto quasi costipato, aristocratica nelle movenze.
Nel film “Cristian e Palletta contro tutti” (2016) di Antonio Manzini riveste ancora un ruolo di secondo piano e il suo sguardo sembra quasi sperduto – e giusto contrappunto – in questa commedia scombinata che mette insieme il road movie e il thriller in stile Rocco Schiavone, il vicequestore protagonista della serie di romanzi gialli ideato dallo stesso Manzini.