Il percorso di uno dei più celebri attori asiatici
Randall Duk Kim è un attore sudcoreano naturalizzato americano. Classe 1943, l'attore è celebre soprattutto per il suo ruolo in “Matrix Reloaded” dove interpreta il fabbricante di chiavi. A 25 anni riesce a trovare delle piccole parti in “Hawaii FiveO”, dove interpreta tre personaggi minori (Eddie, John Lo e Oscar). L'esordio sul grande schermo avviene nel 1970 con “Hawaiian”, poi recita in “Tora! Tora! Tora!”, anche se entrambi i ruoli minimi e non accreditati ufficialmente. La maggior parte della carriera la dedica tuttavia al teatro, dove non fatica a farsi strada. Nel 1976 diventa il primo attore asiatico ad aver avuto il ruolo principale in una produzione teatrale americana di un'opera di Shakespeare: si tratta di “Pericle, principe di Tiro”, nello spettacolo offerto dal Teatro Pubblico di New York del 1974. Nel 1978 e nel 1979 copre stabilmente il ruolo di Amleto al Teatro Guthrie. Nel 1996 interpreta Kralaholme in un revival di “Il re ed io” a Broadway e successivamente arriverà a coprire il ruolo di protagonista. Dalla metà degli anni '90 riprenderà la carriera cinematografica con piccoli ruoli in film come “Costretti ad uccidere”, “La sottile linea rossa” e altri. Il successo arriva però nel 2003 con “Matrix Reloaded”, che gli garantisce ampia visibilità. Altro ruolo in film prestigioso avrà in “Memorie di una geisha”, dove è il Dottor Granchio. Nel 2008 ha un breve cameo in una puntata della serie “Fringe” e nello stesso anno viene scelto per dare voce al maestro Oogwai in “Kungfu Panda”, fortunatissimo film d'animazione della Dreamworks, e nei successivi film della serie, il terzo della quale è uscito in Italia il 17 marzo 2016 e già sta riscuotendo ampio consenso. Nel frattempo prosegue anche la carriera da attore e ottiene il ruolo di Gohan nel film “Dragonbal Evolution”, adattamento cinematografico del celebre manga. Ma non c'è niente da fare: per il pubblico di lingua inglese Randall rimarrà per sempre la voce che, saggia e pacata, recita “Yesterday is history, tomorrow is a mystery, but today is a gift. That is why it is called present” (“Ieri è storia, domani è un mistero, ma oggi è un dono, per questo si chiama presente”).