Chi è il regista di A l’Origine

Xavier Giannoli è il regista delle contraddizioni in “A l’Origine”

Paul, l'attore François Cluzet, è il protagonista del film "A l'origine" del 2009, di Xavier Giannoli.
Xavier narra la storia vera di Philippe Berre, un ex galeotto che perpetua la sua fama da impostore, realizzando un tratto di autostrada in Francia, i cui lavori, per cavilli burocratici, erano stati interrotti.
Paul, riesce a falsificare un'enorme quantità di documenti ed ottiene tutto il necessario per riavviare l'attività del cantiere.
Il paradosso, nella conclusione del film è che, il risultato di quella che è a tutti gli effetti una truffa, produrrà effetti positivi: l'autostrada verrà ultimata in tempi celeri, tutto sarà eseguito a norma di legge e con un investimento economico al di sotto dei progetti precedenti.
Giannoli ha posto il suo sguardo sull'esigenza del riscatto morale ed esistenziale del protagonista, facendo scaturire un "buon affare" da azioni e concezioni tipiche del "malaffare".
Xavier nasce nel 1970 a Neuilly-sur-Seine, in Francia. Già all’età di cinque anni passa molto tempo a casa di un suo vicino, Chet Baker, che ama collezionare vecchie pellicole cinematografiche.
Si appassiona ad Antonioni, Fellini e Huston, e a sedici anni riesce persino ad intrufolarsi a Cinecittà e conoscere l’attore Joe Pesci, che gli fa visitare gli studi.
Si laurea in Lettere alla Sorbona e inizia a lavorare nel 1993 realizzando numerosi documentari e cortometraggi, tra i quali, con “L’Interview”, storia vera di un giornalista che riesce a carpire maldestramente un’intervista ad Ava Gardner, vince La Palma D’Oro e il César nel 1999.
Il successo arriva con il film del 2003Les corps impatients": Charlotte, l’attrice Laura Smet, e Paul, interpretato da Nicolas Duvauchelle, vedono sgretolarsi il loro amore alla scoperta di una grave malattia di lei e dopo l’entrata in scena nella loro vita di Ninon, Marie Denarnaud, energica, bella e seducente.
Lo sguardo introspettivo sulle sfaccettature dei sentimenti di una coppia, continuano nel film del 2005 “Une aventure” con Florence Loiret Caille nella parte di Cecile, e Nicolas Duvauchelle, in quella di Julien.
Quest’ultimo, innamorato di Cecile, è però affascinato da Gabrielle, l’attrice Ludivine Sagnier, e vuole salvarla da un matrimonio violento.
Le melodie sussurrate da Alain Moreau, un cantante cinquantenne interpretato da Gérard Depardieu, riecheggiano in “Quand j’étais chanteur”, del 2006, storia dell’ascesa e del declino di un’artista, innamorato di una giovane agente immobiliare, Marion, interpretata da Cécile De France.
Giannoli è molto attento agli improvvisi sconvolgimenti di un’esistenza e alle conseguenze che ne derivano, e s’ispira spesso a fatti di cronaca, o a libri, come nel caso di “Superstar” del 2012, tratto dal romanzo “L’idole” di Serge Joncour, ove il protagonista, l’attore Martin Kazinski è Kad Merad, un cantante diventato di colpo una celebrità, che ricerca disperatamente la quiete e la normalità.
Sempre sul tema musicale e biografico è “Marguerite” del 2015, ove le fantasie di una donna benestante, Marguerite Dumont, interpretata da Catherine Frot, sono falsamente appoggiate dal marito Georges, Marco Mete, e dai suoi amici, che le fanno credere di essere una straordinaria cantante lirica solo per estorcerle denaro.