Chi è il regista di Motel Woodstock

Regista versatile e raffinato, il taiwanese Ang Lee dice la sua sull'epopea dei figli dei fiori con Motel Woodstock

«Non è un film sul concerto» confessa Ang Lee in un'intervista al Telegraph «ma sul fenomeno del voler andare a Woodstock».
Niente star del calibro di Joe Cocker o Janis Joplin, solo canzoni in sottofondo musicale e tante immagini dei migliaia di giovani che parteciparono al festival del movimeto hippie: i loro abiti, i loro sorrisi, i loro piedi scalzi, i loro viaggi mentali  in orizzonti psichedelici.
Motel Woodstock è tutto questo.
E' il racconto di un evento che ha cambiato il mondo della musica (e non solo), di un pezzo di memoria collettiva entrato nella leggenda, il simbolo di una cultura pregna di ideali, sebbene indubbiamente naïf, che ben presto mostrerà il suo lato oscuro con i tragici fatti di Altmont e del gruppo di Charles Manson.
Ispirato al documentario Woodstock: Three Days of Peace and Music di Micheal Wadeleigh, il film ne riprende le tecniche di regia con split screen evitando però, come già detto, di portare la storia sul palco, con i grandi artisti, e scegliendo di restare nel vastissimo pubblico. E fa centro.

«Mi piace pensare a me stesso come non-categorizzabile» continua Lee nell'intervista, sottolineando la sua prima incursione nel genere della commedia.
Il regista taiwanese naturalizzato americano, ha infatti alle spalle una carriera a cinque stelle: spaziando dai più disparati generi, confeziona drammi a sfondo sentimentale come Banchetto di Nozze (Orso d'oro a Berlino nel 1993) e I segreti di Brockeback Mountain (Oscar alla miglior regia nel 2005), dove le vicende familiari si intrecciano alle difficoltà dell'accettazione dell'omosessualità; riprende poi le proprie origini orientali spostando la sua attenzione sulla Cina (Lussuria, La Tigre e il Dragone) e infine dipinge efficaci trasposizioni letterarie (Ragione e sentimento, Cavalcando col diavolo) o fumettistiche (Hulk).
Proprio in quest'ultimo comparto il regista si misura nella sua ultima fatica Billy Lynn's Long Halftime Walk, storia di un ex soldato americano, in uscita nei cinema statunitensi nel mese di novembre.