Chi è il regista Una pura formalità

Un film di Giuseppe Tornatore con Gérard Depardieu, Roman Polanski, Nicola Di Pinto, Sergio Rubini, Paolo Lombardi.

Poiché nulla è mai come sembra, il protagonista diventa la vittima designata dal caso in una terribile giornata di temporale. Accusato di aver commesso un omicidio, finirà dinanzi ad un commissario e dovrà fornire spiegazioni plausibili perché possa scagionarsi, tenendo conto che tutti gli indizi raccolti lo indicano come l’unico possibile accusato.

Tornatore è uno dei più grandi registi italiani che riporta in auge lo stile cinematografico dei grandi del passato come Visconti. Quella che Tornatore ci porta sullo schermo è un’Italia, semplice, a volte provata dalla durezza della vita, ma sempre pronta a reagire. E’ l’Italia del passato, quella vera, quella della sua città natale Bagheria. La sua Sicilia, quella da cui comunque lui va via molto presto per lavoro ma anche perché, come lui stesso afferma, deve amare da lontano per non farsi travolgere da quel senso di rabbia e impotenza.
I suoi esordi sin da giovanissimo lo vedono come un attento documentarista anche nei primi impieghi in RAI. Nel 1988 arriva Nuovo Cinema Paradiso con Philippe Noiret che gli varrà due BAFTA, quale  miglior film non in lingua straniera, il Gran Premio da parte della Giuria al Festival di Cannes, miglior film straniero ai César, Premio Speciale dalla Giuria  per European Film Award, Oscar per il miglior film straniero.

Il 1990 è la volta di Stanno tutti bene interpretato dal grande Marcello Mastroianni, Nastro d'Argento come miglior sceneggiatura. Nel 1991 lavora alla pellicola ad episodi La domenica specialmente. Altri grandi lavori saranno nel 1995 Il grande Fausto miniserie sulla vita del ciclista Fausto Coppi e il film L'uomo delle stelle, vincitore  Nastro d'Argento e David di Donatello.

Sarà il 1998 poi l’anno d’uscita del suo bellissimo film La leggenda del pianista sull'oceano. Nel 2000 poi giunge un altro film Malèna con la conturbante Monica Bellucci.

Da grande amante della settima arte, ne diverrà produttore finanziando pellicole quali Il figlio di Bakunin, di Gianfranco Cabiddu, Il manoscritto del principe  con Jeanne Moreau, La sconosciuta, del quale ne sarà anche regista.