Il romanzo di Alexandre Dumas padre rivisitato dalla Walt Disney, assume sfumature inedite e intrattiene lo spettatore fino all’epico scontro finale.
Jeremy Irons, uno dei più grandi attori di Hollywood, presente in decine di pellicole e dal grande appeal mediatico, veste i panni di uno dei moschettieri, Aramis d’Herblay, il cui ruolo si rivela da subito centrale nello sviluppo della storia. Egli è, infatti, allo stesso tempo servitore degli interessi di Re Luigi, (Leonardo di Caprio), e capo dei ribelli Gesuiti che il sovrano vuole distruggere.
L’unico modo per cavarsi d’impiccio è riunire i suoi amici moschettieri, da sempre più fedeli alla giustizia che alla corona, e suggerire loro di sostituire il despota con un sosia più ragionevole, proprio il fratello gemello di Luigi, Filippo (sempre di Caprio), da lungo tempo imprigionato nelle segrete del palazzo.
La vicenda si complica quando D’Artagnan (Gabriel Byrne), da sempre al servizio del re, si sottrae al piano e anzi si schiera contro i compagni. Solo di fronte alla dimostrata arroganza di Luigi e alla comprovata bontà di Filippo, quest’ultimo si deciderà a intervenire in favore dei moschettieri e ribaltare la condizione di quelli che egli sa essere i suoi figli illegittimi, nati da una relazione clandestina con la regina Anna d’Austria (Anne Parillaud).