“L’altra donna del re” (2008) cuce su Natalie Portman un ruolo da seduttrice capace di una vita al di la di ogni previsione ma finita drammaticamente.
“L’altra donna del re” (2008) è un film di Justin Chadwick sceneggiato Peter Morgan dal soggetto omonimo di Philippa Gregory. La pellicola racconta dal punto di vista privato dei personaggi che ne hanno preso parte uno degli eventi più importanti per la cultura europea: le ragioni e i fatti che portarono la corona inglese alla scissione dalla Sacra Romana Chiesa e alla fondazione della Chiesa Anglicana. Nel XVI secolo, Anne Boleyn (Natalie Portman) e Mary Boleyn (Scarlet Johanson) entrarono a far parte della corte di Enrico VIII di Inghilterra (Eric Bana). Malgrado il sovrano avesse già una moglie e una figlia con la seconda delle due sorelle, Anne Boleyn perseguì i piani di seduzione per i quali aveva preso la decisione di entrare a corte. Una volta che ebbe sedotto il re, lo convinse a divorziare dalla moglie e diventò lei stessa regina d’Inghilterra. Proprio la rottura delle nozze determinò la scissione fra la Corona Inglese e la Chiesa Cattolica. La vita di Anne si concluse drammaticamente: incapace di dare un erede maschio al sovrano, venne giustiziata perché accusata di tradimento.