Ex “Iena”,Pablo Trincia prova a risolvere le situazione problematiche dei ragazzi.
“Il pericolo è il mio mestiere”: Pablo Trincia, espressione del nuovo giornalismo globale. Padre italiano, madre persiana, è nato a Lipsia, nell’allora Germania Est. È quasi naturale per lui coltivare l’interesse verso le lingue. Girando il mondo, ne parla infatti undici. Ventiduenne, si trasferisce a Londra per frequentare la School of Oriental and African Studies, laureandosi in lingue e letterature africane. Tornato a Milano, collabora con “PeaceReporter”, sito d'informazione per il quale pubblica notizie sull'Africa. In qualità di giornalista freelance scrive per varie testate, fra cui il Venerdì di Repubblica, Panorama e The Independent. Al centro dei suoi reportage ci sono America Latina, Asia e Africa. Inviato per “Le Iene”, esordisce dal 2009 occupandosi dell'arresto di un narcotrafficante. Al suo attivo anche due vittorie del “Premio giornalistico televisivo Ilaria Alpi”. I suoi servizi premiati sono stati "Infiltrato tra i profughi afghani" e "Krokodil, la droga che ti mangia". Salutato Mediaset, contribuisce alle trasmissioni “Servizio pubblico” e “Announo” di Michele Santoro su La7. Nel 2016 eccolo conduttore con “LUPI – Limited Access Area” (canale NOVE) e “Mai più bullismo”, quattro puntate di seconda serata trasmesse su Rai 2.