Un’adolescente semisconosciuta diventa la protagonista dell’ultimo film di Steven Spielberg ispirato al racconto di Roald Dahl
Undici anni da poco compiuti, visetto simpatico e, cosa insolita per la protagonista di uno dei film d’animazione più attesi del 2016, pressoché semiconosciuta. Il suo curriculum, infatti, è composto ad oggi solo di una piccola comparsata in una serie tv, ma tanto è bastato per convincere Steven Spielberg a sceglierla per il ruolo di Sophie nella pellicola Il grande gigante gentile, coprodotta dalla Disney e dalla Dreamworks.
Il film, tratto dall’omonimo racconto di Roald Dahl, narra le avventure dell’orfanella Sophie e di un gigante buono (GGG, interpretato da Mark Rylance) contro un gruppo di giganti cattivi. Una lotta che finirà per coinvolgere la stessa regina di Inghilterra e che, come per ogni favola che si rispetti, avrà un lieto fine.
Altrettanto favoloso, per la giovanissima Ruby Barnhill, sarà l’ingaggio: ben 85.000 dollari e l’impegno per altre due pellicole con cachet da 250.000 e 400.000 dollari.