La serie per il piccolo schermo, Stranger things, trasmessa dal luglio 2015 su Netflix riguarda una pacifica area dell'Indiana, città di Hawkins.
In seguito alla misteriosa scomparsa di un adolescente, Will, si viene a sapere che, per via di segreti esperimenti supportati dal governo, si aggirano strane creature nella cittadina tra cui una ragazzina affamata, non di cibo.
Per realizzazione di questa serie tv è stata riunito un cast ricco di attori, tra i quali anche la giovanissima attrice Sadie Sink, già apprezzata nel mondo del cinema per le sue interpretazioni in altre serie molto seguite e popolari in America.
La giovane attrice, 14 anni, è conosciuta per il ruolo in “American Odyssey” (2015), ideata da Peter Horton, Adam Armus, Kay Foster. Si tratta in qualche modo di una rivisitazione in chiave moderna dell'opera omerica: l’ambientazione questa volta però ci si trova in Nordafrica, dove, attraverso un computer, si scoprono forti legami tra i vertici governativi statunitensi e le vicende di violenza guidate dai jihadisti.
Prima ancora di tale serie, l'attrice già nel 2010 era nel cast di un'altra pellicola per la tv, “Blue Bloods” (2010), ideata da Robin Green e Mitchel Burgess, che riguarda un'intera famiglia che da generazione in generazione si tramanda orgogliosamente una carriera nel corpo di polizia di New York. Nel 2013 entra invece a far parte dei personaggi della serie “The Americans” (2013), di Joe Weisberg, che ruota intorno al terribile periodo che vide freddamente e tacitamente contrapporsi i due maggiori stati dominanti la scena mondiale, Stati Uniti e Russia, dove i protagonisti sono proprio due figure al servizio del KGB.