Soldato, traditore, spia o eroe?
Tymothy Olyphant, attore e doppiatore statunitense nato a Honolulu nel 1968, dopo aver partecipato nel 2014 a "This Is Where I Leave You", opera in cui era stato diretto da Shawn Levy, torna sul grande schermo con "Snowden", interpretando il ruolo di un agente americano delle CIA che lavora a Ginevra.
Il film, ultima prova co-scritta e diretta da Oliver Stone, è un'opera biografica che parla dell'informatico statunitense Edward Joseph Snowden, il cui caso si lega molto bene a quello di WikiLeaks. Il protagonista, infatti, fino al 2013 ha lavorato come tecnico presso la CIA ed indirettamente per l'NSA, ovvero la National Security Agency degli Stati Uniti; poi, una volta aver scoperto pesanti verità sui suoi datori di lavoro, decide di abbandonare, "tradendoli". Questo porta Snowden a diffondere pubblicamente ciò che sa circa programmi di intelligence nascosti ai cittadini, fra cui quello riguardante l'intercettazione di tutti i cellulari presenti sul suolo statunitense e dell'Unione europea. Tale atto gli ha valso una denuncia da parte degli U.S.A. che lo accusa di furto di proprietà del governo, comunicazione non autorizzata di informazioni della difesa nazionale e comunicazione volontaria di informazioni segrete con una persona non autorizzata; dall'altra parte, però, Snowden è anche visto come una sorta di eroe contemporaneo da molte parti ed, infatti, gli sono stati assegnati diversi premi per il merito di aver diffuso dati e informazioni a beneficio del pubblico. Nel film il ruolo del protagonista è stato affidato all'attore Joseph Gordon-Levitt.