Il "duro" del cinema italiano, caratterista per i ruoli da mafioso diventa Pubblico Ministero nel film "Il Ragazzo della Giudecca"
“Il ragazzo della Giudecca” è un film del regista Alfonso Bergamo, in uscita il 12 maggio 2016, che narra la storia vera del cantante neomelodico Carmelo Zappulla. Nonostante il film sia stato girato con un budget limitato, a fianco al protagonista Carmelo Zappulla e a suo figlio Massimo che interpreta Zappulla da giovane, ci sono nomi del calibro di Giancarlo Giannini, Franco Nero e Tony Sperandio.
Nel film, Tony Sperandeo interpreta il ruolo del severo Pubblico Ministero che da’ la caccia al cantante e pretende per lui l’ergastolo. L’attore ha sempre interpretato ruoli duri, spesso da “mafioso” – forse perché palermitano di origini e proveniente da una realtà personale difficile - come il killer Santino Rocchi o il boss Turi Mondello in “La Piovra”, il vendicativo Vito Tonnara in “Distretto di Polizia 2”, il padrino Don Nicola De Rosa in “Ultimo- l’infiltrato”, il capomafia Totuccio Scalese nella serie “Come un delfino”, Don Baracca in “Squadra Antimafia - 5”.
Nel film “I cento passi” interpreta il boss Gaetano Badalamenti ruolo per il quale vince il David di Donatello.
In “Il ragazzo della Giudecca” passa dalla parte della giustizia, sebbene amministrata con fare vendicativo piuttosto che giudizioso.
In un intervista l’attore dichiara: « Io sono nato e cresciuto a Palermo. Conosco la mentalità, la gesticolazione, l'intonazione della voce, gli sguardi. Mia madre poi mi ha fatto questa faccia da duro. Bisogna entrare in tutti questi elementi per raccontare gli uomini tutti d'un pezzo. »