Dal film Visages, la conferma di un talento: Jean-Claude Petit
Se in uno sguardo, in un volto, Tsai Ming Liang cerca di dare forma all'essenza dei personaggi, è nella musica di Jean-Claude Petit che poesia e sensualità sbocciano nel prato fotografico del regista e donano un'armonia artistica alla rappresentazione mitica di Salomè.
Il compositore e arrangiatore francese nato a Vaires-sur-Marne nel 1943, nella sua formazione musicale, spazia dal jazz al classicismo orchestrale senza abbandonare un tocco di attualità nelle sue composizioni e performances. Dagli arrangiamenti per archi nell'album "Le Chat Bleu" della rock band Mink De Ville, alle basi musicali del genere Yé-yé per Christine Pilzen e Monique Thubert. Negli Stati Uniti, sin dai primi anni settanta, è famoso per aver diretto e arrangiato alcuni brani eseguiti dalla "Billy Vaughn Orchestra". Nel 1980 Jean-Claude Petit realizza una importante colonna sonora per il film "Tusk", girato in India dall'artista poliedrico Alejandro Jodorowsky Prullansky.
Continuano nel frattempo indimenticabili collaborazioni, come quella con il musicista e compositore Jack Arel con cui realizzò il ben noto brano "Psychedelic Portrait", conosciuto in Italia per la serie tv inglese "The Prison" dal 1974 al 1981.
Nel 1987 ottiene la Nomination per Miglior colonna sonora al Premio César del film "Jean de Florette".
Tra gli altri premi troviamo: nel 1991 per la colonna sonora di "Cyrano de Bergerac" e nel 1995 la Nomination al premio Victoires de la Musique, come Miglior colonna sonora dell'anno per il film "L'étudiant étranger". Ma è nel 2000 che si consolida il talento di Petit, creando la colonna sonora della miniserie tv "Les Misérables" con un ottimo riscontro di pubblico e di critica.
Musicista definito "lirico e naturalista" ha una creatività ancora in pieno fermento: dopo la sensuale versione delle musiche che accompagnano "Visages", da sottolineare le musiche prodotte per "Hotel Normandy" del 2013 e "Premiérs Crûs" del 2015.