Cinema dadaista, le caratteristiche del cinema d’avanguardia francese

Il cinema d’avanguardia francese risale agli anni Venti del XX secolo.

Durante l’epoca del muto, negli anni Venti del secolo scorso, si sviluppa in Francia, contestualmente al resto dell’Europa, un cinema d’avanguardia. Questo nuovo cinema fu strettamente legato alle correnti artistiche, tanto che spesso alla produzione di pellicole sperimentali si dedicarono proprio fotografi, scultori e pittori.

Rispetto ad altre correnti europee sviluppatesi nello stesso periodo, il cinema francese d’avanguardia fu meno ideologico e di natura più fantastica o filosofica, con temi che spesso esulavano da quelli sociali. Vennero impiegati vecchi effetti speciali (primi tra tutti i ralenti e le accelerazioni) con un uso molto più frequente, tanto da consentire la nascita di un nuovo linguaggio.

Il periodo degli anni Venti, in Francia, rappresentava un proseguimento della Belle Époque durante il quale, però, la fiducia positivista nella scienza era ormai superata. Si ricercavano quindi linguaggi nuovi e più adatti alle esigenze di una Francia piegata dal dopoguerra, anche per quanto riguardava il cinema. Rispetto al cinema americano, quello francese era meno vincolato a canoni commerciali e anche più libero dall’industria cinematografica. C’era più spazio per registi sperimentali che, spesso, poterono emergere grazie al mecenatismo di singole personalità.