Cinque film cult con Kevin Kline

L’attore del Missouri ha attraversato la storia del cinema , dall’ex hippy del “Grande Freddo” (1983) fino al gay di “In & out” (1997).

Più affascinante che non il classico bellone hollywoodiano, il quasi settantenne Kevin Kline può vantare nel suo curriculum cinematografico pellicole diventate, a vario titolo, autentici cult. E’ stato uno spassoso italoamericano fedifrago in “Ti amerò fino ad ammazzarti”, ma anche il mitico David Fairbanks in “Charlot” e Cole Porter in “De-lovely”. Nei suoi film Kline, grazie all’indubbia poliedricità di recitazione, riesce a interpretare personaggi eterogenei ma tutti accomunati dal fatto di essere assolutamente credibili – grazie forse alla fisicità da “ragazzo della porta accanto” che l’attore di Saint Louis mantiene nonostante il trascorrere degli anni.

Da ricordare è senz’altro il suo Harold nel generazionale “Il grande freddo” di Lawrence Kasdan. Impeccabile marito di Sarah (Glenn Close), durante una rimpatriata con gli amici del college per la tragica circostanza del suicidio di Alex (Kevin Costner alla sua prima apparizione, tutta cestinata, nei titoli di testa), col consenso della moglie accetta di fare da “inseminatore” per l’amica che vuole avere figli ma non riesce a trovare un compagno. Proprio alle audizioni per questo film, Kline ha conosciuto la collega Phoebe Cates, oggi sua moglie e madre dei loro tre figli. Diretto da Kasdan è protagonista anche della commedia romantica “French kiss”, dove è un carismatico francese che fa innamorare l’americana Meg Ryan. Altro film nell’albo d’oro di Kline è sicuramente “Un pesce di nome Wanda” di Charles Crichton, per il quale ha vinto l’Oscar come miglior attore non protagonista nel ruolo del gelosissimo criminale Otto, impegnato in surreali duetti sexy con Jamie Lee Curtis. Ancora, non si può non citare “Dave” di Ivan Reitman, dove interpreta un onesto impiegato assunto per impersonare il sosia del presidente degli Stati Uniti. Ha poi fatto storia la scena del ballo sulle note di “I will survive” in “In&Out” di Frank Oz, dove Kline è un professore che scopre la propria omosessualità. A marzo lo rivedremo sugli schermi nei panni di Maurice, il padre di Belle in “La Bella e la Bestia”.