Almeno al cinema è possibile anche cambiare il proprio destino, riparare a un errore o riconquistare un amore perduto.
Ritornare indietro nel tempo, viaggiare in universi paralleli, cancellare un errore commesso o farsi perdonare da qualcuno. Sono tanti i film che esplorano l’affascinante tema delle seconde occasioni, raccontando storie che tutti vorremmo avere la possibilità di sperimentare almeno una volta nella vita. In tema di seconde chance la pellicola che subito viene in mente è “Sliding doors” (1998) di Peter Howitt con Gwyneth Palthrow, commedia dove la protagonista, attraversando una porta a scorrimento, riesce a far biforcare la propria esistenza. Una doppia narrazione scandita anche da un cambiamento fisico del personaggio, prima mora e poi bionda. Alla fine Gwyneth dovrà fare la sua scelta tra due stili di vita e due uomini. Pochi sanno che questo film leggero e romantico è stato ispirato da una pellicola più d’essai, “Destino cieco” (1987) del regista polacco Krizstozf Kieslowski. Film principe dei corsi e ricorsi è “Ghost” (1990) di Jerry Zucker con la coppia di innamorati Sam e Molly, gli indimenticabili Patrick Swayze e Demi Moore, che vengono divisi dalla morte improvvisa di lui, ma grazie ad una medium (Whoopi Goldberg) hanno la possibilità di dirsi addio. Allo stesso filone appartiene “Amabili resti” (2010) di Peter Jackson, tratto dal romanzo di Alice Sebold, dove c’è Susie (Saorsie Ronan), un’adolescente uccisa, che resta sulla Terra in un limbo che le consente di aiutare la madre (Rachel Weisz) e la sorella (Rose McIver) a trovare il suo assassino. Un altro film in cui il destino è benevolo è “Birthday Girl” (2001) di Jez Butterworth. Ben Chaplin è un dimesso impiegato di banca che trova via internet una sposa come Nicole Kidman, russa, bellissima e molto passionale tra le lenzuola. La fortuna si trasforma in dramma quando scopre che la ragazza è un’imbrogliona e vuole truffarlo, ma alla fine lui decide di aiutarla e parte insieme a lei lasciando la sua vita tranquilla ma grigia per un futuro molto più avventuroso. Ancora, un film da citare è firmato dal maestro Francis Ford Coppola: si tratta di “Peggy Sue si è sposata” (1986) con Kathleen Turner e Nicholas Cage, dove una donna dopo un incidente torna indietro nel tempo agli anni in cui ha conosciuto il marito con cui è in crisi e capisce così di amarlo ancora. In “Ricomincio da capo” di Harold Ramis, invece, Bill Murray si trova prigioniero di una sveglia che, sulle note di “I got you babe” (1965) di Cher&Sonny, lo porta a rivivere continuamente la stessa giornata