Da “Buongiorno, notte” alla “Grande bellezza”, ecco cinque ruoli tra i più famosi interpretati da Herlitzka.
oberto Herlitzka, attore classe 1937, nasce a Torino, ha frequentato l’Accademia di Arte Drammatica Silvio D’Amico, la sua carriera è fatta di successi teatrali, televisivi e cinematografici e da riconoscimenti e premi a livello nazionale e internazionale. Il suo debutto sul grande schermo risale al 1973 in un film di Lina Wertmüller dal titolo “Film d’amore e d’anarchia…”.
Citiamo alcuni suoi ruoli cinematografici famosi:
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“Buongiorno, notte” (2003) di Marco Bellocchio in cui interpreta Aldo Moro, cinque volte presidente del consiglio e del Partito della Democrazia Cristiana, rapito nel 1978 e ucciso il 9 maggio dello stesso anno dalle Brigate Rosse. Per questo ruolo vince in David di Donatello, il Nastro d’Argento e il premio Pasinetti alla Mostra del Cinema di Venezia.
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“Il rosso e il blu” (2012) di Giuseppe Piccioni. Interpreta il Prof. Fiorito, che ha perso il piacere dell’insegnamento, e che insieme alla preside e al Prof. Prezioso è costretto a rivedere le proprie idee a causa della quotidiana frequentazione della scuola e dei giovani allievi.
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“La bella addormentata” (2012) di Marco Bellocchio. Questa pellicola racconta gli ultimi sei giorni di vita di Eluana Englaro, ragazza in coma per 17 anni. Vengono, quindi, raccontate le storie di tutte le persone direttamente e indirettamente coinvolte o toccate dal tema dell’eutanasia. Herlitzka interpreta il ruolo di un senatore psichiatra.
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“La città ideale” (2012) di Luigi Lo Cascio. Un architetto palermitano lascia la Sicilia per trasferirsi in Toscana dove per lui c’è la città ideale, Siena. Una sera tampona un’ombra e a qualche metro di distanza soccorre un uomo, chiama i soccorsi ma la polizia si convince che lui sia il colpevole. Nella città ideale Roberto Herlitzka è il custode.
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“La grande bellezza” (2013) di Paolo Sorrentino. Jep Gambardella, giornalista, critico e scrittore, in occasione del suo 65° compleanno invita alla sua festa il suo giro di amici, fatto di personaggi al limite del surreale, del fallimento e del fare cafone. Si racconta di una classe della società grottesca, di uomini che non sanno se fuggire da essa o soccombere. Il nostro Herlitkza interpreta magistralmente il Cardinale Bellucci.