Classifica 3 sceneggiature cinema più divertenti

La Writers Guild, sindacato degli sceneggiatori americani, ha stilato una classifica degli script più esilaranti nel mondo del cinema.

Vi proponiamo in questo articolo, tre delle sceneggiature più divertenti apparse sul grande schermo. Non poteva mancare un testo scritto dal genio di Hollywood, Woody Allen, con il suo Io e Annie scritto, diretto ed interpretato dall’attore, insieme a Diane Keaton, Tony Roberts, Carol Kane, Paul Simon. Protagonista è Alvy Singer che ci offre la sua attenta riflessione sulla vita, la morte e soprattutto sull’amore e la fine della sua relazione con Annie. Attraverso un incredibile intreccio tra passato e presente, ci riporta tutta la loro storia d’amore, in chiave ovviamente umoristica in perfetto stile Allen, dal loro primo incontro sino alla decisione di chiudere il rapporto. Il film si chiude sul monologo del protagonista e su una triste riflessione riguardo i rapporti umani  e la difficoltà di relazionarsi alla vita.

Le amiche della sposauscito nel 2011 e scritto da due donne: Kristen Wiig e Annie Mumolo. Il film diretto da Paul Feig è interpretato dalla stessa Kristen Wiig, insieme a Maya Rudolph, Wendi McLendon-Covey, Melissa McCarthy, Ellie Kemper. Annie e Lillian sono sue donne di circa quarant’anni, amiche da sempre e unite dallo stesso sogno, quello di sposarsi ed essere felici. La prima delle due che riesce a realizzare il desiderio del matrimonio sarà Lillian, e ad Annie spetta così il compito di accompagnare l’amica all’altare. Non solo, perché sarà Annie a doverle organizzare il matrimonio, a dispetto di altre amiche che vogliono rubarle la scena e il posto nel cuore di Lillian. 

Frankenstein Junior film scritto e diretto da Mel Brooks, alla cui sceneggiatura collabora anche Gene Wilder, interpretato dallo stesso Wilder, insieme a Peter Boyle, Marty Feldman, Teri Garr e Madeleine Kahn. Questa volta Frankenstein è il nipote del noto medico, affermato neurochirurgo, docente in un’università degli States che verrà invitato ad andare nel castello del nonno, in Transilvania, per questioni legate ad un testamento. Qui, affascinato dal laboratorio del nonno, decide di ridar vita anche lui a quell’esperimento, riportando in vita un cadavere.