Classifica migliori commedie italiane ambientate negli anni Ottanta

Ecco la classifica delle migliori commedie italiane ambientate negli anni Ottanta

Quando si parla di commedia in Italia, è facile associare dei volti al genere: basti pensare a Totò, che tuttora è considerato un’icona del cinema italiano soprattutto per quei ruoli buffi quanto veritieri con i quali il mondo ha imparato a conoscerlo. Ma negli anni ’80 si inizia ad avvertire l’ondata di crisi che si abbatterà sul mondo cinematografico a partire dalla metà degli anni ’90 e, per far fronte a questa inevitabile sciagura, molti sono stati i nomi che hanno voluto avviare una carriera incentrata sulla comicità italiana: un esempio è Carlo Verdone, attore e regista che ha conosciuto il sapore della fama con la produzione di differenti pellicole, o ancora la bravura indiscussa di Massimo Troisi e Roberto Benigni, che insieme rappresentano la nuova generazione della commedia italiana.

5. Sapore di te. Riprendendo il filone di “Sapore di mare” dopo trent’anni, i fratelli Vanzina ripropongono al cinema una nuova vacanza al mare ambientata negli anni Ottanta con volti noti del cinema italiano, tra cui Vincenzo Salemme, Nancy Brilli, Martina Stella e Maurizio Mattioli.

4.Vacanze di Natale. Realizzato dai fratelli Vanzina, “Vacanze di Natale” viene inteso come il capostipite di un nuovo genere italiano che riempirà i cinema nei decenni a venire: il “cinepanettone”. La storia, riproposta in seguito al successo di “Sapore di mare”, rappresenta le vacanze dell’italiano medio negli anni ottanta durante il periodo di Natale, con il supporto di un ricco cast tra cui Christian De Sica e un ancora acerbo Claudio Amendola.

3.Compagni di scuola. Carlo Verdone entra nel mondo del cinema in duplice veste di regista e attore. All’apertura degli anni ’80, Verdone debutta da esordiente regista con “Un sacco bello”, al quale seguono successi come “Bianco, rosso e Verdone” e “I due carabinieri” (in cui compare Massimo Boldi), ma è nel 1988 che produce “Compagni di scuola”, con il quale si aggiudica due candidature e un premio David di Donatello.

2.Tu mi turbi. Gli anni ’80 sono stati il trampolino di lancio per diversi artisti, tra cui anche Roberto Benigni, che dall’amata Toscana si è fatto largo nel mondo del cinema e ha debuttato per la prima volta in veste di regista nel 1983 con “Tu mi turbi”; peculiarità della pellicola è la suddivisione in quattro episodi, in cui il tema portante è la figura di Dio.

1.Ricomincio da tre. Nel 1981 Massimo Troisi debutta al cinema con il suo primo lungometraggio in veste di attore, regista e sceneggiatore: “Ricomincio da tre” è un successo spropositato e riesce ad incassare due premi David di Donatello per le categorie di miglior regia e miglior film.