Quattro donne iraniane, quattro destini, un'unica storia
Acrid è un film del regista iraniano Kiarash Asadizadeh, che al suo primo lungometraggio riesce a narrare magistralmente le storie di quattro donne che si vanno intrecciando fra di loro tra le mura della città di Teheran.
L’intensità dei rapporti e degli accadimenti cresce sempre di più, l’amore e la relazione di coppia sono al centro della scena: da qui partiranno i fili che legheranno poi tutto il resto. Infedeltà, violenza, desiderio di emancipazione e forse anche solo voglia di sognare, dentro i confini e fuori dai confini della città, in cerchi narrativi che si aprono e che si chiudono come fossero giri di danza, alla ricerca dello sconfinamento ma anche nella scoperta che saper tornare a casa è a volte l’unico modo per vedere lontano.
Kiarash Asadizadeh mette sullo spazio scenico le donne, le loro paure, i loro pensieri, dando voce alla loro volontà di rivalsa, ascoltandole nelle stanze intime e private di un Iran attuale in cui l’autorità maschile è ancora molto forte. Questa storia promette comprensione, andando oltre l’esclusione e i giudizi. La colonna sonora, realizzata dal maestro Ankido Darash, accompagna dolcemente lo spettatore in questo viaggio nelle terre iraniane.