Quattro donne e l'amore in un Iran contemporaneo
Acrid è una storia che parla di quattro donne: Sohelia, Azar, Simin, Mahsa. Le loro vite si intrecciano in maniera sempre più intrigante sullo scenario di un Iran contemporaneo. Sohelia è la sposa di un ginecologo che non perde mai l’occasione di tradire la moglie, nemmeno se si tratta della segretaria appena assunta: Azar, il cui marito è amante di Simin, un’insegnate da poco separata dal marito, alle prese con una relazione che la rende infelice. Allieva di quest’ultima è Mahsa, studentessa universitaria nonché figlia di Sohelia, intenzionata a sposarsi al più presto con un uomo di cui si è perdutamente innamorata. Sullo sfondo di una Teheran a volte troppo aspra, le quattro donne cercano di tenere viva la loro libertà di scelta e la loro felicità a volte opponendo una dura resistenza, a volte fuggendo e lasciando tutto nelle mani della sorte. Le protagoniste sono parte dello stesso stesso tessuto narrativo e seppur portando qualità e paure differenti le une dalle altre, le loro scelte intessono un’unica storia, una storia che sa di comprensione.
Una storia che vuole aprire le porte della città e toccare con mano il tema della separazione dall’autorità maschile, che vuole oltrepassare i confini mantenendo la capacità e anche la voglia di tornare a casa. Un viaggio in cui si va lontano per tornare vicini.
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