"SQuola di Babele" è il titolo italiano di un bel documentario francese diretto da Julie Bertuccelli
Anche se viviamo in un mondo multietnico, la reale integrazione tra le persone di provenienza diversa non è così facile come si potrebbe sembrare. Coloro che ne fanno maggiormente le spese sono sovente i più piccoli, i bambini che nelle scuole fanno fatica a mettersi al pari dei loro coetanei, provenendo da realtà diverse.
La regista francese Julie Bertuccelli ha invece voluto documentare un esempio di come sia possibile invece aiutare questi ragazzi a sentirsi meno spaesati, e subito parte integrante, e non ospiti, del Paese in cui si trovano.
A Parigi esiste l'istituto Grange-aux-belles, nelle cui classi convivono bambini marocchini, brasiliani, irlandesi, cinesi, e di molte altre nazionalità. Questi bambini vengono da realtà di sofferenza e disagio, e vengono riuniti al fine di poter insegnare loro per prima cosa la lingua francese, e poi le basi delle altre materie che serviranno loro per poter essere alla pari dei loro coetanei, nel momento in cui verranno inseriti nelle classi "normali".
La realtà ripresa dalla Bertuccelli nel suo "SQuola di Babele" ("La cour de Babel"), girato nel 2013 ma in arrivo nelle sale cinematografiche italiane il 23 aprile grazie alla distribuzione di Kitchen Film, dimostra che la diversità è realmente una ricchezza per la società in cui viviamo.
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