I miracoli accadono anche in periferia.
Padre di tantissimi film, questo del 2009 esce un po' fuori dai binari rispetto agli altri. Il denominatore comune è sempre lo stesso, analizzare la sessualità umana.
Ambientato in un paesino sconosciuto della periferia di Parigi, dove tutta la bellezza della città va scemando nelle vie man mano che ci si allontana, dove le fabbriche prendono il posto dei monumenti e dove il "profumo francese" lascia il posto all'odore delle ciminiere ed il colore delle ciminiere, il grigio. Anche il supermercato, di solito pieno di colori, dove il protagonita Ricky prende il volo è grigio, come grigio è la casa. Il corridoio, la stanza della madre, persino la finestra da dove la sorellastra Lisa vede volare gli uccelli è incolore. L'anonimo paesino sembra avere tutte le caratteristiche per infondere tristezza.
La nascita di Ricky sembra svegliare la periferia, quella triste e grigia pellicola viene tolta e tutto sembra cambiare colore. Dal film in bianco e nero a film a colori.
Tutto sembra prendere vita. La scena dove Ricky vuole volare via è meravigliosa, una bella collina dove la madre deve faticare per scalarla e prendere il bimbo. Un aurea circonda il moderno "putto" e lui sembra quasi divertito.
E' vero che i miracoli accadono anche in periferia, non solo sulla 56° strada, e questo è l'esempio lampante.