Film con Matteo Martari

Matteo Martari, dal mondo della moda alle fiction Rai.

Nelle celle sotterranee dove sono rinchiusi i protagonisti di Under, Web Series targata Ivan Silvestrini e tratta dall'omonimo romanzo distopico della ventiquatrenne Giulia Gubellini, è possibile riconescere Francesco: intrepido prigioniero interpretato da Matteo Martari. La serie, composta di dieci micro puntate di massimo nove minuti, è nata ed è stata portata avanti da Rizzoli, casa editrice del romanzo, che intende aprire la strada a nuove tipologie di pubblicità e divulgazione di contenuti.

Matteo Martari, (Verona, 12\12\1983) approda nel cast della creatura di Silvestrini con alle spalle una rigogliosa carriera da modello professionista che lo ha visto indossare tra le altre per Woolrich, Moschino e Diesel. La “sottile linea rossa”, dunque, che sempre più frequentemente congiunge il mondo della moda e il mondo della recitazione sembra continuare a dare i suoi frutti. Non è un caso quindi che Martari,dopo l'avventura sul web, sia stato contattato da Gianni Zanasi prima, per il suo La felicità è un sistema complesso, uscito nelle sale italiane il 26 novembre 2015, ed ancora da Ivan Silvestrini che dopo Under lo ha voluto per il suo lungometraggio 2night. Non solo web e cinema in realtà. Matteo Martari, al pari di Gulielmo Scilla, sembra intercettare le nuove propensioni di mamma Rai che in quest'ultima stagione televisiva sembra aver puntato molto sui giovani protagonisti della rete. Chi in effetti segue con dedizione le ultime fiction Rai lo avrà sicuramente riconosciuto nel ruolo di Andrea Russo in Non uccidere, serie televisiva diretta da Giuseppe Gagliardi e trasmessa su Rai 3 dall'11 settembre 2015 e in Luisa Spagnoli, dove interpreta , e bene, un giovane Giovanni Battista Buitoni, storico fondatore dell'omonima azienda alimentare. Il ragazzo ha dimostrato in più di un occasione di sapersela cavare. Dalla serie di Silvestrini al piccolo ruolo nel film di Zanasi non è sembrato mai troppo o troppo poco, almeno per gli standard del momento. Eppure è impossibile non chiedersi se questo alveo, questo solco che da mondi “affini”, la moda ed il web in testa, indirizza un sempre maggior numero di ragazzi\e al mondo della recitazione sia l'unico modo di rinnovarsi, di presentarsi nuovi.