Può darsi che l'attrice abbia avuto la strada spianata ma al giorno d'oggi è una tra le più belle e ammirate di Hollywood.
L'uomo che sussurrava ai cavalli (1998): una delle prime apparizioni sul grande schermo della Johansson, in cui interpreta a fianco di Kristin Scott Thomas e di Robert Redford una delle protagoniste. La storia è stata tratta dal romanzo di successo del britannico Nicholas Evans, che narra la vicenda di Grace e del suo cavallo Pilgrim. In seguito ad un incidente, Grace perde la propria gamba ma grazie ad un miracoloso "sussurratore" di cavalli, la coppia troverà di nuovo la sincronia di un tempo. Con questo film, Scarlett all'età di 14 anni si è guadagnata la nomination come miglior performance rivelazione al Chicago Film Critics Association Award ed il premio YoungStar Awards come miglior attrice esordiente per un film drammatico.
Lost in Translation - L'amore tradotto (2003): qui Scarlett sembra una donna più matura ma in realtà ha solo 19 anni. Charlotte viaggia a Tokyo con il marito ma presto si sente sola e abbandonata perché l'uomo lavora sempre. Grazie all'incontro con Bob, sebbene più grande di lei, la ragazza riuscirà ad apprezzare la capitale nipponica. Dietro la regia di Sofia Coppola, qui vince il BAFTA per la miglior attrice protagonista.
Vicky Cristina Barcelona (2008): dalla mente di Woody Allen, regista che l'ha seguita anche in precedenti film, qui Scarlett è prtagonista di una storia di amore ed odio assieme a Javier Bardem e Penélope Cruz, le cui vicende si intrecciano sullo sfondo delle città più affascinanti della Spagna. Il personaggio di Cristina per la coppie scoppiata di artisti diventa una sorta di anello unificatore, come per lo stesso Allen che la considera una musa ispiratrice.
La ragazza con l'orecchino di perla (2014): conturbante trasposizione cinematografica di parte della vita di Johannes Vermeer, il pittore che ha realizzato nel 17esimo secolo il dipinto omonimo. Una giovane serva si trova nei panni di modella di un pittore senza ispirazione.