Film italiani più costosi della storia

Breve viaggio fra i film più costosi della storia del cinema italiano.

Nonostante il primato assoluto dei kolossal americani con cifre da record e irraggiungibili, anche il cinema italiano ha prodotto qualche pellicola con un budget che non ha nulla da invidiare ai cugini americani. Basti pensare, per esempio, a Occhio Pinocchio di Francesco Nuti. Il film racconta le vicende di un giovane, Pinocchio appunto, che lavora in un ospizio e viene poi ritrovato dal padre americano che non sapeva niente di lui. Dopo il trasferimento in America, il ragazzo subirà una serie di eventi fino a un tragico destino. La pellicola, costata circa 20 miliardi di lire, non ottenne però il favore del pubblico e registrò un incasso di appena 2.500.000.

D’obbligo la menzione per due grandi kolossal della storia del cinema italiano: Cabiria e Il Gattopardo. Il primo, girato nel 1914 da Pastrone, costò quasi 1 milione di lire, cifra enorme per l’epoca, e fu il primo lungometraggio, circa tre ore, per il quale vennero usati effetti speciali e grandi scenografie. La pellicola di Visconti, tratta dall’omonimo romanzo di Tommasi di Lampedusa, costò invece circa tre miliardi di lire ma, nonostante i numerosi riconoscimenti ottenuti, costrinse la casa di produzione Titanus a sospendere l’attività per le gravi perdite subite.

Tornando a tempi più recenti, è doveroso menzionare Baaria di Tornatore, costato ben 28 milioni di euro. La pellicola, ambientata in Sicilia, racconta la storia d’amore tra Peppino e Mannina attraversando le vicissitudini di tre generazioni di una famiglia di Bagheria e diversi decenni della storia italiana. I genitori della ragazza ostacolano questo rapporto costringendola a fidanzarsi con un altro uomo, ma i due non rinunciano al loro amore e troveranno un modo per vivere la loro storia alla luce del sole.

Ma il film italiano più costoso di sempre è senza dubbio Pinocchio di Roberto Benigni con un budget di circa 40 milioni di euro. Nonostante un buon successo di incassi in Italia, l’opera non ha ottenuto lo stesso all’estero, soprattutto in America, dove la critica lo ha duramente attaccato.