Dalla gloria di The Sixth Sense al crollo di After Earth.
M. Night Shyamalan: un genio incompreso o un eterno incompiuto? Raramente i suoi film hanno avuto riscontri univoci tra critica e pubblico. Sicuramente i primi titoli, The Sixth Sense – Il sesto senso (1999), Unbreakabkle – Il predestinato (2000), entrambi con Bruce Willis e Signs (2002), hanno goduto di un enorme successo tra gli spettatori, tanto da consacrare M. Night Shyamalan nell’olimpo dei registi hollywoodiani. Nei primi anni di questo millennio, per il cineasta di origini indiane sembravano dunque aperte le porte per un’inarrestabile ascesa nel dorato mondo del cinema. Tuttavia, dal 2004 qualcosa sembra essersi incrinato. Progetti come The Village, pur continuando a riscuotere un discreto successo di botteghino, sono stati stroncati dalla critica. Altri (Lady in the Water,The Happening – E venne il giorno, The Last Airbender – L’ultimo dominatore dell’aria e After Earth) hanno perso anche l’iniziale favore del pubblico, lasciando disorientati i fan. Cosa è successo a Shyamalan? È un genio incompreso o un semplice regista incompiuto? Saprà la sua ultima produzione, The Visit, riconquistare pubblico e critica?