Film sulle case occupate

Il cinema spesso si interessa anche ad argomenti poco piacevoli, come quello delle case occupate

Non sempre il cinema si occupa soltanto di argomenti leggeri e divertenti, ma anche di realtà sociali più gravi, come ad esempio quella delle case occupate. Anche un tema così drammatico, però, può essere trattato in modo lieve.

Ad esempio, nel film del 1949 di Mario Monicelli e Steno "Totò cerca casa", si racconta di un uomo che, sfrattato dal suo alloggio, cerca disperatamente una nuova sistemazione, arrivando ad occupare abusivamente un'aula scolastica. Il protagonista del film è Totò (Antonio De Curtis), e questa pellicola è considerata una delle sue migliori, una parodia del neorealismo.

Un altro film di Totò che racconta la crisi degli alloggi del dopoguerra è "Arrangiatevi!", del 1949, diretto da Mauro Bolognini.

L'abusivismo nelle abitazioni è uno degli aspetti che vengono toccati nella tragica storia di "Umberto D.", film di 1952 diretto da Vittorio De Sica e scritto a Cesare Zavattini.

In tempi più recenti, nel 2013, Rolando Ravello ha diretto "Tutti contro tutti", in cui si racconta di una famiglia che trova il suo appartamento occupato abusivamente da altre persone, ma non riesce a trovare il modo di rivendicare i suoi diritti. Gli interpreti del film sono lo stesso Rolando Ravello e Kasia Smutniak.