Film sullo sdoppiamento della personalità

Lo sdoppiamento della personalità nel cinema: un argomento molto amato dai registi che l’hanno utilizzato dagli anni ’40 fino ad oggi ed il pubblico li ha sempre premiati.

Spesso si dice che una persona ha una doppia personalità quando assume comportamenti completamente discordi in circostanze di tempo e luogo diverse, come se nello stesso corpo convivessero due menti; spesso questa persona non ricorda di aver assunto comportamenti così distanti tra loro. In psicologia in realtà lo sdoppiamento della personalità non esiste, esistono bensì dei disturbi della personalità che si sostanziano in comportamenti strani, ansiosi o paranoici.

 

Il cinema ha usato innumerevoli volte la base dei disturbi della personalità per mettere in scena film in cui il protagonista pone in essere comportamenti così strani da essere individuati in uno sdoppiamento della personalità.

 

Il primo e più significativo film di questa tipologia è senz’altro Dott. Jekyll e Mr. Hyde del 1941 con attori del calibro di Spencer Tracy, Ingrid Bergman e Lana Turner. In ordine cronologico ci sono poi stati: La donna che visse due volte, Nosferatu, Il bacio della Pantera e Inseparabili. Un capolavoro in questo genere è stato sicuramente il film interpretato magistralmente da Jack Nicholson, Wolf la belva è fuori del 1994. Più recentemente non si può non ricordare Shelter con Julianne Moore e l’affascinante Jonathan Rhys Meyers ed anche Schegge di paura di Brian De Palma con Edward Norton e Richard Gere, per arrivare fino al 2013 con Enemy interpretato da Jake Gyllenhaal e tratto dal romanzo di Josè Saramago L’uomo duplicato.

Ma l’elenco potrebbe continuare, poiché il mondo del cinema ama particolarmente i thriller che hanno come argomento principale lo sdoppiamento della personalità.