Le opere del marchese De Sade e il cinema stringono un forte legame che ha portato registi e produttori a proporre versioni cinematografiche più o meno fortunate
Il lavoro del Marchese De Sade così come la sua vita vissuta fra gli eccessi e l’arte sono stati fonte di ispirazione per decine di pellicole che hanno trovato più o meno successo all’interno del cinema italiano e internazionale. Molti sono stati infatti i produttori e i registi che hanno perlomeno tentato di offrire un’interpretazione cinematografica delle opere del Marchese. Il lavoro dell’intellettuale è stato studiato e riproposto da Peter Brook così come da Jesus Franco e Pier Paolo Pasolini fra gli altri.
Alcune delle pellicole più note sono: L'âge d'or (1930), che vede la collaborazione fra Luis Buñuel e Salvador Dalí; Il teschio maledetto (1966); Marat-Sade, del 1966 (titolo originale Marat/Sade) diretto da Peter Brook; Justine ovvero le disavventure della virtù; La via lattea; De Sade (1969); De Sade 2000; Salò o le 120 giornate di Sodoma, di Pier Paolo Pasolini(1975); Waxwork - Benvenuti al museo delle cere (1988); Marquis (1989); Le notti proibite del Marchese De Sade (1993); Marquis de Sade (1996); Quills - La penna dello scandalo (2000); Lunacy o Šílení (2005).