Frasi famose di Colazione da Tiffany

“Se io trovassi un posto a questo mondo che mi facesse sentire come da Tiffany, comprerei i mobili e darei al gatto un nome.”

Tratto dal romanzo omonimo  firmato Truman Capote, il film Colazione da Tiffany esce nel 1961, con la regia di Blake Edwards, già destinato a diventare un cult di Hollywood e non solo.

Qui Audrey Hepburn è Holly Golightly, una ragazza raffinata ma stravagante che vive tutta sola in un minuscolo appartamento di New York, con l’unica compagnia di un gatto al quale non vuole dare un nome perché “nessuno appartiene a nessuno”. La vita di Holly è sregolata e piena di eccessi: frequenta l’alta società pur non avendo le possibilità economiche per farlo ed è disposta a rinunciare all’amore per un matrimonio di convenienza. L’incontro con Paul VarjakGeorge Peppard – stravolgerà i cuori di entrambi i protagonisti. Paul, infatti, è uno scrittore di talento in cerca di ispirazione che, dopo aver casualmente incontrato Holly e aver scoperto che è l’inquilina del piano di sotto, si lascia completamente travolgere dalla sua personalità. Come la ragazza, anche la sua situazione finanziaria non è delle migliori e l’uomo si fa mantenere da una signora benestante.

Eccovi, dunque, le frasi più celebri pronunciate da Holly nel capolavoro di Edwards:

- “Ecco perché mi piace venire da Tiffany: per l'atmosfera tranquilla e serena che si respira, non per i gioielli. Sinceramente a me non piacciono i gioielli, ma solo i diamanti!”

- “Se io trovassi un posto a questo mondo che mi facesse sentire come da Tiffany, comprerei i mobili e darei al gatto un nome.”

- “Non si può dare il proprio cuore ad una creatura selvatica: 
più le si vuole bene, più diventare ribelle. Finché un giorno se ne scappa nelle praterie e poi in cima a un albero, e poi su un albero più alto.”

- “Fumare una sigaretta col filtro è come bere un caffè con la cannuccia!”

- “Io vado pazza per Tiffany... specie in quei giorni in cui mi prendono le paturnie.”

- “Il terribile, Fred, tesoro, è che sono ancora Lula Mae... la Lula Mae che ruba uova di tacchino e che, appena può, scappa nella prateria... solo che adesso lo chiamo avere le paturnie.”

E, infine, quelle dell'affascinante Paul:

- “Vuoi sapere qual è la verità sul tuo conto? Sei una fifona, non hai un briciolo di coraggio, neanche quello semplice e istintivo di riconoscere che a questo mondo ci si innamora, che si deve appartenere a qualcuno, perché questa è la sola maniera di poter essere felici.”

- “Non ricordo di aver mai bevuto champagne di prima mattina. Con la prima colazione in molte occasioni. Ma mai prima della prima.”