Un film di Baz Luhrmann e intepretato da Leonardo DiCaprio, Tobey Maguire, Carey Mulligan, Joel Edgerton, Isla Fisher.
Siamo nel 1922, Nick Carraway parte per Long Island, alloggiando in una villa confinante con quella di Gatsby, milionario che organizza spesso grandiose feste. Cugino di Daisy Buchanan, moglie dell'ex campione di polo, Nick scopre un passato segreto tra Daisy e Gatsby e vorrebbe rivederli insieme dopo cinque anni. Travolto dalle sublimi note del jazz, alcol e il dramma di un amore impossibile, Nick vivrà in prima persona il capolinea del sogno d'America, quella che non c'è più.
La prima versione dello stesso fu portata al cinema nel 1974, con sceneggiatura firmata da Coppola.
Le frasi più belle del film…
Jay Gatsby (Leonardo diCaprio)
«Tu eri sempre presente. In ogni idea. In ogni decisione. E se qualcosa non è di tuo gusto, io la cambierò.»
«La mia vita deve puntare in alto, deve andare avanti! »
«Sapeva che, baciando quella ragazza, incatenando per sempre le proprie visioni inesprimibili all'alito perituro di lei, la sua mente non avrebbe più spaziato come la mente di Dio. Così aspettò, ascoltando ancora un momento il diapason battuto su una stella. Poi la baciò! »
Nick Carraway (Tobey Maguire)
«Così continuiamo a remare, barche controcorrente, risospinti senza posa nel passato! »
«Erano gente indifferente, Tom e Daisy - sfracellavano cose e persone e poi si ritiravano nel loro denaro o nella loro ampia indifferenza o in ciò che comunque li teneva uniti, e lasciavano che altri mettessero a posto il pasticcio che avevano fatto. »
«Negli anni in cui ero più giovane e vulnerabile mio padre mi diede un consiglio: cerca sempre di vedere il lato migliore della gente. Di conseguenza tendo ad astenermi dai giudizi. »
«Sapeva che la sua mente non sarebbe più stata libera di spaziare come la mente di un dio, che l'innamorarsi avrebbe cambiato il suo destino per sempre. Lei sbocciò per lui e l'incarnazione divenne completa! »
«Quella sera nell'appartamento che Tom affittò per Mirtol fluttuammo su una sorta di follia chimica in preda a una disponibilità del cuore che aveva fragorosamente avviluppato tutti noi.»