Un film drammatico di Mark Romanek con Carey Mulligan, Andrew Garfield, Keira Knightley, Isobel Meikle-Small, Ella Purnell.
Personaggio intorno al quale ruotano le vicende del film è Kathy H., colei che sostiene i pazienti nel difficile percorso di donazione degli organi. Ad un tratto il film, attraverso il flashback ripercorre l’infanzia della protagonista, vissuta nel terribile college di Hailsham dove gli orfani sono privati di ogni identità umana e lasciati crescere come automi. Qui ricorda anche la sua amicizia con Ruth e l’amore pulito per Tommy. Non a caso la protagonista si presenta con la sola iniziale del suo cognome, H, proprio perché non conosce il valore del termine io, della personalità umana.
Le frasi più interessanti del film:
Kathy (Carey Mulligan)
«Sono passate due settimane da quando l'ho perduto...vengo qui e immagino il luogo dove sia raccolto tutto ciò che ho perso fin dagli anni dell'infanzia. Se fosse così, non faccio altro che ripeterlo, forse, in fondo al campo,all'orizzonte, apparirebbe una figura...dapprima minuscola e poi sempre più grande...fino a che non riconoscerei Tommy...Tommy che mi saluta, che mi chiama...ma non voglio che la fantasia prenda il sopravvento, non posso permetterlo. Continuo a ripetermi che comunque sono stata fortunata a passare del tempo con lui, quello di cui non sono sicura che le nostre vite siano tanto diverse da quelle delle persone che salviamo...tutti completiamo un ciclo...forse nessuno ha compreso veramente la propria vita, né sente di aver vissuto abbastanza. »
«Non avrei mai immaginato che le nostre vite, fino ad allora così intrecciate, potessero distanziarsi tanto rapidamente. Se l'avessi saputo prima, le avrei tenute più strette, senza permettere a forze invisibili di separarci... »
«Non ho mai capito perche dopo tutti quei dispetti Ruth avesse deciso che Tommy era il ragazzo che le piaceva più di tutti. Si dice che le ragazze sono cattive con quelli che vogliono conquistare per cui forse Tommy le era sempre piaciuto. Forse avrei dovuto provocarlo anch'io. Continuai a sperare che prima o poi si lasciassero come capitava alle altre coppie di ragazzi o di adolescenti della scuola ma non avvenne!»