Un film diretto da Woody Allen e interpretato da Julia Roberts, Goldie Hawn, Woody Allen, Alan Alda, Tim Roth e Drew Barrymore.
Woody su un ponte lungo la Senna, cammina con una baguette sotto il braccio, ha avuto una figlia da Goldie Hawn, ora risposatasi con un altro uomo dal quale ha avuto altri figli. È un continuo intrecciarsi di presente e passato, tra nuovi e vecchi amori, nostalgia e gioia di vivere. Il film ripropone la tristezza della fine di un amore che si contrappone o forse sarebbe meglio dire, sovrappone alla gioia per un nuovo sentimento appena sbocciato. Parigi, città dell’amore, come spesso nei film di Allen, sembra la location perfetta.
Le frasi più belle raccolte dal film…
Joe (Woody Allen)
«Sì, mi ricordo le candele... mi ricordo che feci all'amore, ma chissà perché non mi ricordo di te... A meno che tu non fossi quella sotto di me.»
«Ti voglio dare un consiglio: nella vita, quando si rompe una relazione che hai, spero di no, è meglio essere il piantatore che il piantato, perché il piantatore pianta, mi spiego? E il piantato resta piantato, ed è terribile. Cioè, al massimo al piantatore resta un po' di senso di colpa da sopravvissuto, che spero che sia la peggior cosa che ti capiti nella vita. »
«Dovrei andare a Parigi e buttarmi dalla Torre Eiffel. Se prendessi un Concorde potrei essere morto tre ore prima. »
«L'universo si sta sgretolando. Sai che cos'è un buco nero? »
«Certo mi ci guadagno da vivere. »
Steffi (Goldie Hawn)
«È da quando abbiamo divorziato che cerco di trovare la donna giusta per lui, una che vada bene con la sua personalità, ma ormai comincio a chiedermi se la popolazione mondiale femminile non sia troppo limitata?»
«Vi prego, per favore, non vi mettete a litigare di fronte al nonno, va bene? Lui non era ateo, non era repubblicano e non era nemmeno democratico. »
«Bèh, sarà stato pur qualcosa, no? »
«Era un feticista del piede. »
Charles Ferry (Tim Roth) e Skylar (Drew Barrymore)
«Com'era? »
«Molto interessante: non ero mai stata baciata da un sociopatico prima. »