La letteratura incontra spesso il cinema, ma talvolta l'unione non è semplice adattamento, ma nuova arte, risultato magnifico delle creazioni della mente umana che si fingono realtà attraverso la macchina da presa.
La letteratura incontra spesso il cinema, ma talvolta l'unione non è semplice adattamento, ma nuova arte, risultato magnifico delle creazioni della mente umana che si fingono realtà attraverso la macchina da presa.
Il mago di Oz del 1939 è uno degli esempi più riusciti di questa armoniosa fusione che crea nuova arte. Il film diretto da Victor Fleming e interpretato dall'indimenticata Judy Garland s'ispira al celebre libro Il meraviglioso mago di Oz dello scrittore statunitense L Frank Baum, il cui successo mondiale è ben desumibile dal fatto che sia stato tradotto in oltre cinquanta lingue.
Sono tantissime le frasi memorabili contenute nell'opera di Fleming che hanno sancito il successo di questa pellicola considerata ormai un indubbio capolavoro della storia del cinema.
Tra le parole più belle e famose della pellicola è da ricordare in particolare il testo della bellissima canzone "Over the Rainbow", cantata nel film dalla protagonista Dorothy, che è stata poi reinterpretata negli anni da tante celebri voci della musica internazionale. Questa la traduzione italiana dei primi versi:
Da qualche parte oltre l'arcobaleno
lassù in alto
c'è un posto di cui, una volta
ho sentito parlare in una ninnananna
Da qualche parte oltre l'arcobaleno
il cielo è azzurro
e i sogni impossibili
diventano realtà...