Una commedia geniale diretta e interpretata da Carlo Verdone insieme a Regina Oriuoli, Paolo Triestino, Gina Rovere.
Verdone ci offre il meglio dei suoi personaggi, dal bulletto di periferia, all'uomo che diceva di essere figlio di Elvis, al manager trasgressivo. Il film è un intreccio irresistibile di tutti questi personaggi tra i quali spicca Armando Feroci (interpretato da Verdone appunto), che presta la sua vista alla cognata cieca, di cui è innamorato.
A reggere l’intera ironia del film è la sola bravura di Verdone nell’interpretare i diversi personaggi che rievocano chiaramente l’italiano medio e le sue fobie.
Gran parte della sua simpatia come già sappiamo si gioca proprio sul suo essere borgataro e sul colorito linguaggio che utilizza nelle varie situazioni, portate anche un po’ all’esagerazione ma quando si tratta di Verdone, non si cade mai nella volgarità. Non vi sono colpi di scena ma la sua intelligente ironia vale a reggere l’intero film.
Ricordiamo le frasi rimaste celebri di questo film…
Armando Feroci (Carlo Verdone)
«Lo sai che c'hai un sito da paura? Te c'hanno mai cliccato sopra?»
«Anvedi che bel panettone! O' quand'è che o scartamo?»
«Ahò, n c'hai più benzina, ma c'hai un gran serbatoio! A bella puledra!»
«Lo sai che c'hai n'soriso verticale da favola? Je manca solo a parola! Ma chi te l'ha scolpito Michelangelo? Stava in forma quel giorno!»