Nel 2019 troveremo nei negozi i primi prodotti HDMI 2.1. Ecco cosa dobbiamo sapere su questo standard pensato per l'altissima risoluzione
Nel 2019 probabilmente gli appassionati di audio e video inizieranno a cercare i primi prodotti HDMI 2.1, mentre anche chi non è particolarmente appassionato vedrà questa dicitura sui prodotti di fascia alta in commercio. Anche se probabilmente molti di noi non sentiranno la necessità di correre ad aggiornare subito i loro dispositivi, è importante sapere di cosa si tratta, nel caso in cui avessimo pianificato acquisti per il 2019.
HDMI 2.1: perchè è importante?
Come sappiamo, HDMI è ormai uno standard audio e video diffusissimo (forse il più diffuso, almeno nel mondo consumer) ed è stato un passaggio importante. Ora, a distanza di quasi vent'anni dall'uscita della prima versione, l'aggiornamento 2.1 dello standard porta importanti novità.
Prima di tutto, una buona notizia: porte e cavi non cambieranno, e le versioni 2.1 sono retrocompatibili. Questo significa che la nostra nuova TV compatibile HDMI 2.1 si potrà collegare tranquillamente alla nostra console, alla smart box o al ricevitore satellitare che supportano standard precedenti.
HDMI 2.1 tuttavia ha qualche restrizione in più, che in qualche modo è il "prezzo" da pagare per il supporto alle risoluzioni video impressionanti come 8K e la gestione avanzata del colore.
Cosa cambia da HDMI 2.0 e HDMI 2.1?
Prima di tutto, un po' di storia. Dal suo lancio nel 2003 il formato HDMI è passato attraverso diverse revisioni e aggiornamenti. Lo standard 2.0 diffuso oggi ha sostituito il "vecchio" 1.4 nel 2013, introducento il supporto per la definizione 4K UHD (Ultra High Def) a 60 frame al secondo. Dopo questo ci sono stati altri due passaggi, HDMI 2.0a e 2.0b, che hanno inserito il supporto per il formato HDR per la gestione del colore.
Probabilmente non ce ne siamo accorti perché tutti questi standard hanno sempre usato lo stesso tipo di cavi e connettori. La questione però cambia con HDMI 2.1.
Il nuovo standard infatti supporta una larghezza di banda di 48Gbps, contro i 18Gbps della versione 2.0. Per chi non ha particolare amore per le unità di misura, significa che supporta comodamente risoluzioni fino a 10K a 120 frame al secondo, e ha ancora spazio per eventuali sviluppi futuri. Quindi, una volta cambiati i cavi seppelliti sotto la polvere dietro la TV, potremo nuovamente dimenticarcene per una ventina d'anni.
Purtroppo infatti il formato HDMI 2.1 richiederà nuovi cavi appositamente progettati per funzionare al meglio (a questi però potremo collegare anche dispositivi più datati). Il motivo è che oltre alle nuove risoluzioni, il nuovo standard ha alcune nuove caratteristiche.
Le novità di HDMI 2.1
Alcune delle nuove funzionalità più interessanti dello standard sono queste:
HDR dinamico: la possibilità di cambiare le impostazioni HDR per ogni frame. In pratica, ogni singolo fotogramma di ogni video può avere settaggi di colore perfettamente ottimizzati.
eARC (Enhanced Audio Return Channel) un sistema audio che supporta l'uso dei formati surround a oggetti, come Dolby Atmos
Diverse funzioni pensate per i videogame, come la frequenza di aggiornamento variabile, il quick frame trasport e l'Auto low latency Mode. Tutti accorgimenti che migliorano la resa video dei videogiochi in altissima risoluzione.
Quick Media Switchig, che azzera il tempo di risposta quando si passa a risoluzioni e frequenze di aggiornamento diverse.
Perché tutto funzioni perfettamente dovremo usare dei nuovi cavi certificati che si chiameranno ultra high speed. Per la verità questi serviranno soprattutto per l'altissima risoluzione, mentre alcune delle funzioni legate all'audio e all'HDR per esempio, funzioneranno anche sugli attuali cavi HDMI 2.0
HDMI 2.1, tutto bello ma attenzione alle "fregature"
In questa piccola "rivoluzione" tecnologica c'è una cosa a cui fare attenzione. I produttori infatti possono dichiarare che le loro TV sono compatibili con lo standard HDMI anche se non supportano le altissime risoluzioni o le frequenze di aggiornamento più alte. In pratica potranno "autocertificarsi" come HDMI 2.1 anche se supportano solo alcune delle funzioni del nuovo standard.
Quindi, in particolare se stiamo valutando un dispositivo di fascia media o bassa, o di produttori non proprio celebri, assicuriamoci di controllare l'elenco completo delle specifiche prima di fare il nostro investimento. Tuttavia va anche detto che per ora praticamente non esistono contenuti o dispositivi che sfruttino appieno la risoluzione a 8K a 120 frame al secondo. Per quelli ci vorrà ancora qualche anno.
Fonte foto copertina e immagini articolo: HDMI.org