I film più belli di Totò

La comicità è un tratto tipico dell'italianità: in tutte le forme d'arte possibili, l'arte comica e umoristica ha sempre ha avuto un ruolo molto importante. Tra i grandi nomi del cinema italiani, uno dei più famosi e amati e sicuramente quello di Antonio De Curtis, in arte Totò.

E' difficile scegliere solo alcuni dei migliori film: sono tante le pelllicole che, ancora oggi ci fanno sorridere. Tra quelli più famosi ecco una piccola classifica per non perderne neanche uno.

Uno dei film più belli di Totò del 1951 è Guardie e Ladri, di Mario Monicelli,  in cui il principe della risata duetta con un altro mostro del cinema italiano: Aldo Fabrizi. La storia racconta le vicende di un abile truffature che le tenta tutte pur di fuggire dalle grinfie di un poliziotto.

Nel 1952 Totò è protagonista di un altro grande film intitolato Totò a colori, di Steno. La pellicola fu uno dei primi lungometraggi italiani girati a colori e racconta la storia di un musicista che per anni cerca di vendere una sua opera a una casa editrice.

Uno dei successi più importanti di Antonio De Curtis è del 1954: il film amatissimo dal pubblico è Miseria e Nobiltà, tratto dal celebre lavoro teatrale di Eduardo Scarpettta. Il film, girato da Mario Mattoli, racconta la storia di Felice Sciosciammocca, disposto a tutto pur di non morire di fame e vincere la povertà. Nel cast anche una giovanissima e seducente Sophia Loren.

Tra i suoi film di maggior successo ricordiamo Totò Peppino e la malafemmina del 1956, diretto da Camillo Mastrocinque .Insieme a Peppino De Filippo , sua grandissima spalla comica, Totò raggiuge l'apice della popolarità.  Nella commedia si racconta la storia di due zii, i fratelli Caponi, acerrimi nemici di Mezza Capa, che tentano, a Milano, di salvare il nipote dalle grinfie di una malafemmina che poi non si rivelerà tale.

Nel 1961, sempre girato da Camillo Matsrocinque, ricordiamo un altro grande film: Totòtruffa '62. Ancora una volta il protagonista è un abilissimo truffatore in grado di raggirare tutti. Celebre è la scena della vendita della Fontana di Trevia un povero passante sfortunato. Questo film si colloca, inoltre, in una fase umoristica più matura del comico napoletano.