Il Signore degli Anelli: morti più dolorose

Ne la trilogia de Il Signore degli Anelli, tema ricorrente è quello delle sanguinose battaglie tenutesi tra l’esercito di Sauron, oscuro signore, e gli eserciti dei regni della Terra di Mezzo che hanno come obiettivo la distruzione dell’anello del potere.

Nel primo film della trilogia, si assiste alla tragica e onorevole morte di Boromir, figlio di Denethor, sovrintendente di Gondor, che cerca di riscattarsi dall’aver assalito in precedenza Frodo a causa dell’anello del potere. Morirà eroicamente, uccidendo numerosi Uruk-hai, ma venendo trafitto da una serie di frecce da Lurtz, comandante degli stessi.

Nel secondo capitolo della saga, il Signore degli Anelli – Le due torri, i componenti della compagnia dell’anello dovranno affrontare una potente e cruenta battaglia orchestrata dallo stregone bianco Saruman, alleato di Sauron, contro Rohan. Re Theoden, per salvare il suo popolo, lo condurrà al Fosso di Helm, roccaforte dei cavalieri di Rohan. Proprio in questo contesto, si svolgerà la battaglia e i nostri beniamini saranno costretti ad affrontare circa diecimila Uruk-hai. La difesa disperata della fortezza sarà coadiuvata da un esercito di elfi guidati da Haldir, che erano stati inviati da re Elrond per onorare l’alleanza esistente tra elfi e uomini. Perderanno la vita moltissimi uomini ed elfi, tra cui anche lo stesso Haldir.

Nel terzo e conclusivo capitolo della saga, saranno numerosi i combattimenti che si dovranno affrontare contro il signore oscuro, Sauron. Ci saranno diverse vittime, tra cui il re Denethor, impazzito dal dolore per la morte del figlio Boromir, che si suicida gettandosi nel fuoco. Altra morte che seguirà a conclusione della storia, sarà quella di Gollum, che cadrà insieme all’anello del potere nel fuoco del Monte Fato, distruggendolo per sempre e sconfiggendo così Sauron.