LA CREAZIONE DEGLI INTERNI NELLE SERIE TELEVISIVE

Non vi è alcun dubbio che stiamo vivendo in una vera e propria età dell’oro per quanto riguarda le produzioni televisive

L’avvento delle piattaforme di streaming come Netflix, HULU, Disney Plus, unite all’interesse sempre crescente di giganti della tecnologia come Amazon con Prime Video ed Apple, con il suo Apple TV Plus (solo per nominarne alcuni presenti in Europa) ha creato uno scenario dove il livello delle miniserie televisive, una volta relegato in secondo piano rispetto alla produzione cinematografica ha assunto delle dimensioni fino a pochi anni fa semplicemente impensabili.

È ormai ben lontana l’era dove bastava un set o due per girare un’intera serie di 24 episodi, o si potevano riciclare le stesse locazioni per più serie come famosamente accadeva fino a pochi anni fa, quando i set di Scrubs erano riutilizzati da “The Office” o i soggiorni di West Wing erano riconoscibili su Smallville. Oggigiorno anche i tradizionali canali televisivi hanno dovuto alzare di molto il livello per non sfigurare e perdere spettatori ormai abituati ad altro.

Con l’avvento della pandemia ed il crollo dell’industria cinematografica questo fenomeno ha subito un’altra accelerazione: i budget sono cresciuti a dismisura, così come la qualità degli attori delle produzioni e della qualità intrinseca del prodotto.

Dai colossal dal budget inconcepibile come “Game of Thrones”, dove ogni episodio della malfamata ottava serie pare sia costato quasi cento milioni di dollari, fino alle tante miniserie create per generare un continuo interesse di pubblico da parte di Netflix assistiamo a una continua creazione di prodotti davvero ineccepibili sia da un punto di vista del contenuto che della produzione.

I set televisivi che ricreano vere storiche sono ora meticolosamente ricreati con un’attenzione particolare che ha dell’incredibile, andando a concentrarsi anche sui minimi particolari per mantenere una coerenza narrativa. Vestiti, tagli di capelli, arredi, fino a particolari che spesso passano in secondo piano, come la serigrafia sulle bottiglie delle bevande gassate o al logo di un prodotto, tutto deve essere chiaramente inserito nel contesto temporale rappresentato.

La carta da parati come strumento di arredo storico

Per ottenere dei set ambientati in una specifica era storica degli ultimi cento anni vengono spesso utilizzate carte da parati dal design vintage, dato che è uno strumento incredibilmente efficace per trasportare il visitatore in una determinata epoca storica grazie a semplici ornamenti decorativi.  Milioni di persone solo qualche mese fa sono rimasti affascinati dalle ambientazioni della miniserie di Netflix “La regina degli scacchi”. Una miniserie affascinante dove la protagonista Beth Harmon dispiega il suo incredibile genio scacchistico in una serie di memorabili match che la trasportano in giro per il mondo. Una delle gioie di questa miniserie, oltre a come è riuscita a rendere partite di scacchi affascinanti come un duello gladiatorio, sono le favolose ambientazioni, che vanno dalla casa di Beth in Lexington, Kentucky, per portarla a Las Vegas, a Città del Messico, Parigi e Mosca. In realtà tutta la serie, con pochissime eccezioni, è stata girata a Berlino, facendo un grandissimo uso di gloriose carte da parati vintage anni ’70 vintage. Queste, unite agli abiti sempre più sgargianti ed al cambio di trucco e acconciature, sono in grado di trasportare immediatamente il visitatore in quell’epoca. Chi ha visto la serie ricorda immediatamente le memorabili tappezzerie a rettangoli verdi e gialli della sua camera d’albergo.

Questo artificio scenico viene utilizzato frequentemente anche da altre serie di alto livello: la celebre serie televisiva “Babylon Berlin” prodotta in collaborazione con Sky utilizza in moltissimi interni delle sgargianti carte da parati Art Nouveau, che in un solo semplice colpo d’occhio trasportano lo spettatore nella provocante ruggente atmosfera dei fantastici ’20:

Andando, da un punto di vista puramente televisivo, indietro nel tempo non si possono menzionare le innumerevoli carte da parati presenti nella serie televisiva di Apple TV Plus “Dickinson”, che raccontano la storia della celebre poetessa americana Emily Dickinson, utilizzando musica, linguaggio e un taglio contemporaneo che fa da contrasto alle accuratissime ambientazioni e arredi che riproducono fedelmente le case dell’alta borghesia americana negli anni immediatamente antecedenti la guerra civile americana:

In questo caso le carte da parati sono state prodotte appositamente per la serie, riprendendo originali dell’epoca.