Con Interstellar, Christopher Nolan incolla gli spettatori al grande schermo. Un film a metà tra la fantascienza e l’avventura, il dramma e la catastrofe.
Sulla Terra, dove da diversi decenni l’umanità non riesce più a trovare cibo per nutrirsi, l’agricoltura rappresenta l’unica possibilità per contrastare la piaga che sta uccidendo tutti i raccolti.
Non si parla più di scienza, l’uomo non è mai andato sulla Luna perché, viene insegnato ai bambini, era solo propaganda. Cooper (Matthew McConaughey), ex astronauta che non è mai andato nello spazio, agricoltore come tutti quanti, con l’intuito della figlia, arriva a scoperte sconcertanti: la NASA è ancora attiva in gran segreto, il pianeta Terra non si salverà, è comparso un warmhole vicino Saturno in grado di condurli in altre galassie, qualcuno deve andare lì a cercare l'esito di tre distinte missioni partite anni prima.
Cooper vuole dare un futuro migliore ai suoi figli e si convince che partire e tornare sia l’unica soluzione possibile. A bordo dell’astronave Endurance e a capo di un piccolo gruppo (Anne Hathaway è la biologa Amelia Brand mentre Wes Bentley e David Gyasi sono gli scienziati Doyle e Romilly), Cooper parte per scoprire la verità. Il viaggio verso Saturno scorre parallelo ai fatti sulla Terra che coinvolgono i figli dell’ex astronauta. Il tutto mentre sul grande viene proiettato da Christopher Nolan un futuro mai visto prima al cinema.