Tratto dal romanzo di Jurek Becker, il film si inserisce nel filone tragicomico dedicato all'Olocausto.
In una città polacca occupata dai nazisti, Jakob (Robin Williams) non rispetta il coprifuoco e così, per cercare di rientrare in città, si ritrova a doversi prendere cura di una bambina, raccontandole favole per non farle perdere il coraggio.
Presto nel ghetto si sparge la voce che Jakob abbia una radio, e così tra gli abitanti nasce una nuova speranza. Jakob inizia ad inventarsi le notizie che avrebbe appreso dall'apparecchio, proprio per non spegnere l'ottimismo nell'animo dei suoi compagni.
Ma un giorno la Gestapo, venuta a conoscenza dell'esistenza di una radio, arresta Jakob e lo tortura per farsela consegnare. Jakob racconta la verità e gli ufficiali nazisti lo obbligano ad una smentita pubblica nella piazza della città. Poco prima di compiere questa dichiarazione, Jakob viene ucciso da un colpo di pistola.
Da morto, racconta che gli abitanti del ghetto sono stati in seguito catturati e trasferiti in un campo di concentramento, facendo perdere per sempre le loro tracce.
Ma si immagina che le storie che aveva raccontato loro si siano in realtà avverate, dando salvezza alle persone che con lui avevano sognato.