La leggenda del re pescatore: trama

“La leggenda del re pescatore” è un film diretto da Terry Gilliam del 1991 che vede come protagonisti Robin Williams e Jeff Bridges.

Jack Lucas (Jeff Bridges) è un famoso deejay radiofonico della città di New York. Sboccato e senza peli sulla lingua svolge il suo ruolo senza pensare mai alle conseguenze. Un giorno rispondendo ad una chiamata di un uomo dalla vita solitaria che contatta la trasmissione quotidianamente in cerca di compagnia, criticando pesantemente lo stile di vita yuppie, lo spinge a compiere una strage in un locale per poi suicidarsi. Jack, sopraffatto dal rimorso, abbandona la carriera di deejay dandosi al videonoleggio. Una sera, depresso ed ubriaco, raggiunge il ponte di Brooklyn per togliersi la vita, fermato in tempo dal barbone Henry Sagan alias Parry (Robin Williams) che vive in una sala caldaie e che soffre di allucinazioni. Presto la precarietà, l’umiltà, la saggezza e l’intelligenza di Perry lo conquistano tanto da farli diventare migliori amici. Parry però è spesso vittima di percussioni da parte di ragazzi violenti. L’ex deejay scopre che le allucinazioni dell’amico sono state causate dalla morte violenta di sua moglie, uccisa dalla strage indotta indirettamente da lui anni fa. Jack decide di rimediare al suo peccato aiutando l’accattone a conquistare la ragazza di cui è innamorato: Lydia Sinclair (Amanda Plummer). Un giorno Parry, finisce in coma a causa delle solite percussioni. Jack nel frattempo recupera il “Santo Graal” dell’amico (una foto celebrativa di un miliardario newyorkese). Quando Parry si sveglia dallo stato catatonico trova tutti i suoi amici, e Lydia che non lo ha mai abbandonato.