Prima della televisione, il mezzo più importante e immediato di comunicazione era la radio. Questo strumento ha permesso, negli anni ’30, la nascita di un racconto che sarebbe diventato uno dei più importanti e nutrienti del mondo televisivo: le soap opera. Queste raccontano di vite drammatiche, intrecci amorosi ricchi di colpi di scena, soprattutto perché è un racconto suddiviso in puntate. Questo schema verte a creare una fidelizzazione del telespettatore che, caduto nella trappola, tornerà a seguire gli sviluppi della vicenda giorno dopo giorno. Definita come un sottogenere della fiction televisiva, la soap opera predomina i piccoli schermi. È grazie alle soap che sono nate le serie televisive. E sono state tantissime quelle che si sono susseguite per anni, che hanno lottato e sgomitato per ottenere tutte le luci del podio.
Se si pensa a “Beautiful” come la soap opera più lunga al mondo, si commette il primo errore: “Beautiful” nasce nel 1990. Prima di questa soap, negli anni ’70 viene prodotta “Febbre d’amore”, tuttora in onda, ma anche in questo caso non possiamo parlare della soap opera per eccellenza. Per fare questo dobbiamo tornare ancora più indietro, in particolare nel 1937, quando per la prima volta, grazie alla radio, viene trasmesso il primo episodio di “Sentieri”. La trasmissione radio dura per diciannove anni, dopodiché, con il sopravvento della televisione, “Sentieri” approda nelle case della gente sul piccolo schermo. Questo rapporto d’amore tra fiction e telespettatore durerà per più di cinquant’anni, partendo dal 1952 per arrivare al 2009, anno di conclusione, nonostante in Italia le ultime due stagioni non abbiano mai visto la luce.