Ecco la storia raccontata nel nuovo film di Grímur Hákonarson.
Si dice che un vero amico ti è vicino nel momento del bisogno, ma è pur vero che talvolta quell’amico ha bisogno di una spinta in più per capire davvero cosa può fare a riguardo. Kiddi e Gummi sono due fratelli che vivono l’uno vicino all’altro, in una landa desolata tra le montagne. Entrambi allevano pecore per vivere ed anche loro vengono colti dalla stessa terribile sciagura che coinvolge gli allevatori dell'intera valle: le pecore sono malate e devono essere abbattute per estinguere l’epidemia. Ciò che però separa questi due uomini è un grande recinto, che potrebbe essere inteso come una metafora per spiegare il loro orgoglio. Due fratelli che vivono le loro vite su due linee parallele: si guardano, ma non si sfiorano. Kiddi è il fratello più burbero e istintivo; Gummi è quello riflessivo, che cova in silenzio e agisce per conto proprio. È stato proprio Gummi ad accorgersi dell’epidemia che si è diffusa tra le pecore della valle, partita dalle pecore del fratello. Questa scoperta non farà altro che alimentare l’odio e il distacco tra i due fratelli, finché entrambi non si ritroveranno a supportare una causa comune: mantenere viva la propria eredità nella valle, salvando le ultime pecore rimaste. Il film è ambientato nelle grandi valli dell’Islanda ed è stato il primo film girato in questa terra ad aver vinto nella categoria “Un Certain Regard” al Festival di Cannes 2015. Gli attori protagonisti sono Sigurður Sigurjónsson, interprete di Gummi, e Theodór Júlíusson, interprete di Kiddi, mentre il regista è Grímur Hákonarsonl. “Rams – Storia di due fratelli e otto pecore” è uno spunto di riflessione per quelle faide familiari mai risolte o che durano da anni, talvolta persino decenni, senza tener conto dell’aridità che si diffonde dentro il proprio cuore. Kiddi e Gummi, per un sadico senso dell’umorismo del destino, lo hanno scoperto troppo tardi.