La trama di "The Limits of Control"

"The Limits of Control" è il racconto attraverso le immagini dell’ultima missione di un killer

Il significato del sexy-thriller "The Limits of Control" (2010) di Jim Jarmusch è tutto nel titolo: non troviamo uno scopo apparente alle azioni e soprattutto alle inazioni dei protagonisti, né ai gesti meccanici, apparentemente iper-controllati, che farciscono la storia.

L’intera pellicola è costruita sull’idea di indagine dei limiti del controllo, con un contorno di surrealismo tipico del cinema di Jarmusch. Un killer (interpretato da Isaac De Bankolè), dedito alla meditazione yoga, molto rigoroso e calmo nei modi, viene assoldato da una fantomatica organizzazione criminale per un’ultima missione, prima di ritirarsi in pensione. La missione consta nel dover eliminare, su commissione, un uomo influente che si è rinchiuso in un bunker apparentemente impenetrabile.

Il teatro del suo ultimo incarico è la Spagna, con incursioni nelle assolate Madrid e Siviglia. Il protagonista non rivela ad alcuno i suoi piani, e la sceneggiatura sembra volutamente lacunosa proprio in merito alla narrazione dei fatti. "The Limits of Control" è, quindi, un viaggio che il protagonista intraprende soprattutto verso l’interno di sé, interrotto dall’incidentale incontro con strani personaggi e donne discinte, verso una ‘liberazione’, forse, proprio dal controllo.