Risalente al 1989, “L’attimo fuggente” è probabilmente uno dei film più belli di sempre.
Il film L’attimo fuggente (il cui titolo originale è “Dead poets society”) vede come protagonista Robin Williams nei panni del sovversivo professore di letteratura John Keating. Egli giunge al collegio maschile “Welton” e qui cerca di trasmettere ai suoi studenti la passione, l’amore per la conoscenza piuttosto che inculcare nelle loro teste sterili nozioni. Tutto questo va contro la tradizione conservatrice e di disciplina ferrea che regna da sempre nell’istituto.
La pellicola, ambientata nel 1959, contiene alcune citazioni che potrebbero sembrare esse stesse poesia, sicuramente aiutate dalla stupefacente recitazione di Robin Williams che, anche davanti alla cinepresa, sembra trovarsi su un palco. Ripercorriamo insieme alcune di queste frasi.
“Continuate a strappare ragazzi. Questa è una battaglia, una guerra e le vittime sarebbero i vostri cuori e le vostre anime”: così Keating fomenta i propri studenti dopo averli invitati a strappare tutta l’introduzione del manuale di letteratura. Questa consiste in un tentativo di classificare la poesia in modo “matematico”, operazione ritenuta da Keating un affronto.
“Non leggiamo e scriviamo poesie perché è carino: noi leggiamo e scriviamo poesie perché siamo membri della razza umana, e la razza umana è piena di passione”: è un altro dei tanti insegnamenti che l’insegnante elargisce ai suoi allievi, con un pathos tale da far venire la pelle d’oca.
“È proprio quando credete di sapere qualcosa che dovete guardarla da un'altra prospettiva. Anche se può sembrarvi sciocco o assurdo, ci dovete provare”: altra esortazione di Keating che, per “guardare le cose da una prospettiva diversa”, trasporta l’azione dal metaforico al letterale e sale in piedi sulla cattedra per spronare subito la classe a seguire il suo esempio.